Articoli Cardiologia - P&R Scientific
Volume 2, Numero 3
06.08.2012
Valore incrementale della valutazione della performance sistolica ventricolare mediante strain/strain rate nel predire l’outcome di pazienti cardiopatici ischemici sottoposti ad interventi di chirurgia vascolare.
 
 
Dagianti A, Regna E, Laurito A, Malaj A, Gossetti B, Fedele F

Autori   [Indice]

Dagianti A 1, Regna E 1, Laurito A 2, Malaj A 2, Gossetti B 2, Fedele F 1     

1Cattedra Malattie Apparato Cardiovascolare - Università ''La Sapienza'' di Roma - Policlinico ''Umberto I''
2Cattedra di Chirurgia Vascolare A - Università ''La Sapienza'' di Roma - Policlinico ''Umberto I''

Citation: Dagianti A , Regna E , Laurito A, et al. The incremental value of the performance evaluation using systolic ventricular strain / strain rate in predicting the outcome of ischemic heart disease patients undergoing major vascular surgery.  Prevent Res 2012; 2 (3): 235-253. Available from: http://www.preventionandresearch.com/. doi: 10.7362/2240-2594.035.2012


doi: 10.7362/2240-2594.035.2012


Parole chiave: strain-strain rate imaging, speckle tracking

Abstract   [Indice]


Background: Lo strain, ossia “deformazione”, può essere calcolato come variazione in lunghezza rispetto alle dimensioni originarie (Lagrangian strain ε = (L – L0)/L). Lo strain rate è calcolato come gradiente di velocità spaziale istantaneo (1/s), quindi SR = (V2 – V1) /L, meno dipendente dalle condizioni di carico e perciò miglior indice della contrattilità miocardica. E’ possibile riportare i valori di “regional strain” (SRI) come “regional shortening fraction” in asse lungo (strain longitudinale) e come “regional thickening fraction” in asse corto (strain radiale), rappresentati da curve ε/SR con morfologia opposta: negativa in sistole (accorciamento) e positiva in diastole (allungamento) per lo strain longitudinale, positiva in sistole (ispessimento) e negativa in diastole (assottigliamento) per lo strain radiale. Lo strain misura la “deformazione”, lo strain rate la “velocità di deformazione” miocardica. La metodica di speckle tracking permette di superare i limiti delle tecniche Doppler tradizionali, quali ad esempio l’angolo-dipendenza.
 
Obiettivi: Dimostrare il valore prognostico aggiuntivo rispetto ai parametri eco tradizionali, derivante dalla valutazione pre-operatoria della performance ventricolare sinistra mediante SRI e speckle tracking in pazienti con vasculopatia polidistrettuale sottoposti ad interventi di chirurgia vascolare.
 
Metodi: Sono stati arruolati 54 pazienti (15 femmine e 39 maschi, età media 73 anni), ipertesi e cardiopatici ischemici (16 con coronaropatia monovasale e  38 con coronaropatia multivasale), con vasculopatia polidistrettuale, 24 dei quali diabetici. Ogni soggetto è stato sottoposto ad esame clinico ed indagine ecocardiografica pre- e post-operatoria con ecocardiografo MyLab30Gold (Esaote) secondo le raccomandazioni dell’ASE, con acquisizione ad alto frame rate > 200 frame/s.
La FE è stata calcolata con metodo Simpson. Sono stati registrati tre cicli cardiaci in formato cineloop per le analisi offline. Il ventricolo sinistro in proiezione 4 camere apicale e parasternale asse corto è stato suddiviso in 6 segmenti valutati individualmente con il software X-Strain-Esaote-Italy per l’analisi 2D SRI longitudinale (regional shortening fraction), radiale (regional thickening fraction) e speckle tracking.
Per tutti i soggetti è stato registrato il valore di global strain (GS) espresso come media ± deviazione standard. Le variabili quantitative sono state comparate mediante test T di Student. Le correlazioni sono state effettuate con lo studio della correlazione lineare. Un valore di p < 0,05 è stato considerato statisticamente significativo. I dati sono stati analizzati mediante software SPSS 10,0 (SPSS, Chicago, Il, USA).
 
Risultati: Nello studio effettuato è stato possibile riscontrare  valori di Peak Systolic Strain rate(1/sec.)  Peak Systolic Strain(%)  e di Global strain ventricolare sinistro significativamente ridotto in particolare nel gruppo di pazienti diabetici e con coronaropatia multivasale rispetto alla media del campione esaminato (-14,8 ± 2,8%  vs -17,84 ± 3,1%; p < 0,05). Lo SRI è stato in grado di rilevare precocemente alterazioni della contrattilità miocardica, ancor prima di un evidente deterioramento della funzione di pompa valutata come frazione d’eiezione. Proprio in una piccola parte di tali pazienti si è registrata una maggiore insorgenza di angina o anomalie elettrocardiografiche (aritmie, anomalie della fase di ripolarizzazione ventricolare) nel periodo post-operatorio. In piu’ della metà del gruppo di pazienti studiati si è assistito dopo l’attuazione di adeguate strategie terapeutiche quali (Coronaroventricolografia con inserimento di stent coronarici, By-pass coronarici) ed un periodo di tempo variabile ad un significativo miglioramento dello stato clinico del paziente  con una riduzione della Classe funzionale NYHA inoltre si è assistito tramite Valutazione Ecocardiografica ad una riduzione dei Volumi telediastolico(da 260±90 ml a 205±82 ml) e  telesistolico(da 208±85 ml a 140±72 ml) .
 
Discussione e Conclusioni: L’analisi 2D SRI-speckle tracking è una metodica non invasiva valida per realizzare un’integrazione tra parametri regionali di funzione sistolica e indici di funzione globale, utile non solo ai fini di una migliore accuratezza diagnostica ma anche per la stratificazione prognostica di pazienti con indicazione ad interventi di chirurgia vascolare non cardiaca.

Introduzione   [Indice]

I)  Lo strain (ε) significa “deformazione” (Fig. 6-7) e può essere calcolato come variazione in lunghezza (L-L0) diviso per la lunghezza originale(L0) ossia (Lagrangian strain ε = (L – L0)/L); dal momento che la deformazione miocardica o strain è causato dalla contrazione delle fibre miocardiche, lo strain/strain rate rappresenta una misura della funzione contrattile miocardica.Lo strain rate riflette  quanto velocemente avviene la deformazione miocardica ed è calcolato come gradiente di velocità spaziale istantaneo (1/s), quindi SR = (V2 – V1) /L. Similarmente alla FE% calcolata per il ventricolo sinistro, lo strain è “load-dependeant” ossia è dipendente dal carico, per cui non rappresenta una misura perfetta della contrattilità miocardica; d’altra parte lo strain-rate (SR) anche se è anc’esso dipendente dal carico(load-dependeant) appare essere meno “load-dependeant”, e quindi sarebbe  un indice più attendibile rispetto allo strain della contrattilità miocardica. Infatti emerge da uno studio di Weidemann et al. che lo strain-rate(SR) è maggiormente correlato al (dP/dt) e di conseguenza alla contrattilità, lo strain(S) è maggiormente correlato a (Stroke Volume,FE%) di conseguenza alla funzione di pompa.

II) E’ possibile riportare i valori di “regional strain” (SRI) come a) “regional shortening fraction” in asse lungo (strain longitudinale)  (fig.2); e come b) “regional thickening fraction” in asse corto (strain radiale) (fig.1); rappresentati da curve ε/SR con morfologia opposta: a) negativa in sistole (accorciamento) e positiva in diastole (allungamento) per lo strain longitudinale b) positiva in sistole (ispessimento) e negativa in diastole (assottigliamento) per lo strain radiale. Lo strain misura la “deformazione” miocardica, lo strain rate la “velocità” di deformazione miocardica.

Fig. 1-2

La metodica di “speckle tracking” fig.11-12-13-14-15; permette di superare i limiti delle tecniche Doppler tradizionali (fig.10);

Fig. 10-11-12-13-14-15

come  ad esempio l’assenza di angolo-dipendenza con il fascio ultrasonoro. Lo SR regionale può essere visualizzato come mappa di colore o come profilo di deformazione. Per lo studio della funzione longitudinale (accorciamento in sistole ed allungamento in diastole), da effettuarsi dalle sezioni apicali, lo SR codifica in giallo l’accorciamento (dovuto all’avvicinamento del piano atrio-ventricolare all’apice cardiaco durante la sistole) ed in blu l’allungamento (dovuto all’allontanarsi del piano atrio-ventricolare dall’apice cardiaco durante la diastole) . Al contrario, studiando la funzione radiale (ispessimento in sistole, assottigliamento in diastole), da effettuarsi dalle sezioni parasternali, lo SR codifica in blu l’ispessimento (ciò che avviene in sistole nella valutazione della funzione radiale) ed in giallo l’assottigliamento (ciò che avviene in diastole per la funzione radiale). In entrambi i casi, il verde segnala l’assenza di deformazione, che in condizioni fisiologiche avviene durante la diastole, in quell’intervallo di tempo,detto diastasi, fra il riempimento ventricolare rapido e la contrazione atriale ogni curva dello ε regionale può essere divisa in componenti, rappresentanti ognuna le diverse fasi del ciclo cardiaco.

Fig.18-19

III) Tale suddivisione viene effettuata con software dedicati,che consentono di allineare nella stessa immagine le curve di εe SR con eventi meccanici globali quali apertura e chiusura della mitrale e dell’ aorta per il ventricolo sinistro ovvero la tricuspide e la polmonare per il timing dello  SR regionale del ventricolo destro (fig. 4).

Fig. 4-5-6-7

I valori normali per lo  e lo SR, sia negli adulti sono stati recentemente pubblicati (fig. 21).

Fig. 21-22-23-24

RMN ed ecocardiografia M-mode misurano lo ε Lagrangiano nel quale la dimensione tele-diastolica è usata al posto della lunghezza a riposo come lunghezza di riferimento. Lo derivato dal DTI misura lo εnaturale, che usala lunghezza istantanea come lunghezza di riferimento ed è calcolata come integrale temporale del segnale dello SR derivato dal DTI. Comunque, è stato dimostrato che per εpiccoli e misurati con acquisizioni ad elevato frame rate lo ε Lagrangiano  può essere posto in relazione con il log dello εnaturale:
Lagrangian ε= e.
La RMN cardiaca ha una disponibilità limitata e dovrebbe essere controindicata nei pazienti che soffrono di claustrofobia o presentano devices metallici. L’ecocardiografia con acquisizione ad alto frame-rate, è in grado di calcolare lo SR unidimensionale; invece, per valutare la funzione miocardica regionale, la deformazione miocardica regionale dovrebbe essere analizzata in tutte e tre le dimensioni. Tuttavia, oggi, lo ε tridimensionale può essere ottenuto solo con RMN, ma l’acquisizione non è in real-time ed il frame rate è troppo basso per valutare lo SR16. Lo ε ottenuto con RMN non è in tempo reale, implica una lunga analisi ed ha una bassa risoluzione temporale (> 30 frame/sec) se confrontato con l’ SRI. I vantaggi includono una maggiore risoluzione spaziale, migliore qualità d’immagine e la capacità di misurare lo ε tridimensionale . Lo ε derivato dalla RMN è solitamente espresso come ε principale (massima variazione di lunghezza) in una particolare direzione ed in un punto specifico del miocardio.

IV) Infine, lo ε derivato dal DTI misura variazioni della distanza tra due punti materiali del miocardio. Lo S/SR derivati ecocardiograficamente si correlano strettamente con i valori derivati dall’RMN..Negli anni recenti si è assistito ad un progressive interesse per lo studio della funzione miocardica , in gran parte dovuto allo sviluppo di recenti tecniche ultrasonore quali il Doppler tessutale e lo Speckle tracking Imaging, le quali, hanno consentito di ottenere nella pratica clinica nuovi parametri di funzione miocardica globale e regionale, tramite lo studio della deformazione miocardica o Strain/Strain rate analizzato mediante Doppler tessutale o Speckle Tracking, che si sono aggiunte alle classiche metodiche di valutazione della funzione sistolica quali: frazione di eiezione (FE%), Stroke Volume (SV), dP/dt.E’ possibile individuare nella parete miocardica la presenza di tre strati:1) Subendocardio 2) strato intermedio 3) Subepicardio (fig.8)caratterizzati da una diversa prevalenza di gruppi di miofibre  con specifico decorso. 1) Subendocardio le fibre sono orientate in senso longitudinale - obliquo dalla base verso l’apice; formano una (spirale oraria) 2) Strato intermedio sono orientate in senso circolare 3) Subepicardio le fibre subepicardiche formano una spirale antioraria mentre quelle subendocardiche formano una spirale oraria. Pertanto, si passa da un’elica tendente a sinistra nel subepicardio, ad un’elica tendente a destra nel subendocardio; per cui le fibre, ruotano secondo una direzione antioraria dall’epicardio all’endocardio con un gradiente angolare complessivo di circa 120° (da -60° in corrispondenza dell’epicardio a +60° in corrispondenza dell’endocardio) (fig. 9) “Shear strain” is generated by  a contraction  of epicardial fibers oriented in in left-helix (Fig. of red arrow). , Qundi appare fondamentale il concetto secondo il qualeil twisting (o torsione) è  proporzionale  allo shear strain e lunghezza ventricolare e  inversamente proporzionale al raggio in  short-axis.

Fig. 3

V) In seguito al particolare tipo di architettura miocardica, il ventricolo sinistro, subisce in sistole vari tipi di deformazione che interagiscono fra di loro in modo complesso, dando un vario contributo alla gittata sistolica. I principali tipi di deformazione miocardica che si creano, in base all’accorciamento delle fibre muscolari sono lungo i tre piani ortogonali: 1. Accorciamento miocardico longitudinale  2. Accorciamento miocardico circomferenziale 3. Ispessimento di parete o thickening radiale  4.Torsione  (fig. 3)

1) Funzione longitudinale
E’ da notare, come, secondo alcuni autori, la funzione longitudinale, definita come accorciamento del diametro longitudinale del ventricolo, sia il determinante principale della gittata sistolica. Durante la sistole, l’apice è relativamente fisso, mentre il piano dell’anello mitralico si abbassa verso la punta; quindi, la maggior parte della gittata sistolica, sarebbe fornita dalla traslazione longitudinale del piano atrio-ventricolare (atrioventricular plane displacement AVPD) che agirebbe con un meccanismo simile a quello di un pistone.
 
2)  Funzione circomferenziale:
Alcuni autori, considerano determinante l’accorciamento circomferenziale; 1) De Simone et al. hanno calcolato che nei soggetti normali, il 60% circa della FE dipende dall’accorciamento centroparietale (o circomferenziale) e che solo il 7% dipende dall’accorciamento longitudinale; pertanto, secondo tali autori, l’eiezione ventricolare sinistra, dipende principalmente dall’accorciamento circomferenziale, ed è inoltre correlata in modo indipendente all’ispessimento relstivo di parete. Lo studio di 2) Oki T. e coll. ha invece dimostrato, che nei soggetti sani, l’accorciamento delle fibre longitudinali prevale su quello delle fibre circomferenziali durante la prima fase della sistole, mentre l’accorciamento delle fibre circomferenziali prevale nella fase della sistole eiettiva.
 
VI) 3) Ispessimento parietale:
Riveste un ruolo fondamentale nel sostenere la gittata sistolica. Le fibre miocardiche hanno un orientamento variabile attraverso la parete miocardica, e ognuna viene “stirata” dall’interazione con l’accorciamento delle altre fibre. Queste interazioni, fanno in modo che l’accorciamento si verifichi sia nella direzione delle fibre sia perpendicolarmente ad esse. Tale “cross-fiber shortening” fa in modo, che la parete miocardica si accorci lungo due direzioni e si ispessisca nella terza.
 
4) Twist ( o Torsione):
La torsione, è un meccanismo importante sia per la sistole eiettiva sia per il riempimento     ventricolare.  La torsione che si svolge durante la sistole eiettiva è in senso antiorario (torsione  in senso antiorario) avviene nella direzione delle fibre subepicardiche, che hanno un raggio maggiore rispetto alle fibre subendocardico e perpendicolare alle fibre dello strato sub endocardico.
La torsione dell'apice è maggiore della torsione della media degli altri segmenti, mentre quello della base è minimo. Il riavvolgimento (untwisting) è implementato per la maggior parte durante la fase di rilassamento isovolumetrico, prima dell'apertura della valvola di mitrale. Alterazioni del riavvolgimento del ventricolo sinistro, sono state osservate in numerose patologie quali ischemia e infarto del miocardio, suggerendo quindi, l'importanza di questa deformazione per la funzione cardiaca normale .   Limitazioni (Strain Analysis - TDI) sono:1) Dipendenza da angolo di correzione fascio ultrasonoro2) Analisi della funzione del ventricolo destro (Difficoltà nell’ottenere l’allineamento  ottimale tra la  struttura   ed il fascio di ultrasuoni 3)Analisi twisting-untwisting incapacità di analizzare  le componenti rotazionali dei movimenti cardiaci (1).

VII) Strain rate Imaging 2D-based (Speckle Tracking),il vantaggio di tale metodica è che letteralmente “it tracks in 2D”(segue gli speckels) lungo la direzione della parete cardiaca, e non lungo la direzione del fascio ultrasonoro e quindi viene considerata angolo – indipendente.  Questo sistema usa un avanzato algoritmo di “tracking” basato “  Con i Software attualmente in commercio viene tracciato manualmente il bordo endocardico in telesistole. Sulla base di tale traccia il software esegue un tracking automatico fig. 12-13-14-15-16-17 individua i segmenti di interesse. Dopo approvazione da parte dell'operatore, che, se si ritiene opportuno può modificare la regione di interesse in base alla qualità del tracking, per tutte le regioni di interessevengono visualizzati (graficamente e numericamente) i valori dei Parametri di Deformazioneche rappresentano la media dei valori calcolati all'interno delle singole regioni di interesse: Speckle tracking”  esprime il concetto di un sistema che segue gli "speckels" durante il ciclo cardiaco.Gli “speckel ” sono quei puntini bianchi e neri, situati in modo del tutto casuale, essi costituiscono la "texture" dell'eco bidimensionale e sono il frutto dell'interazione degli ultrasuoni con il tessuto miocardico. Tra  due differenti kernels il relative “ displacement “(spostamento) e quindi lo  strain as well as strain rate viene ottenuto.  Seguendoi  kernels lungo un’ intero ciclo cardiaco, si avrà la creazione di una Curva di “displacement”. Temporal derivation (displacement per time, or frame by frame displacement divided by the time between frames) risulterà nella  derivata Curva di velocità ; se i  kernels sono posti  ai bordi endocardiici dei vari segmenti miocardici, si avrà il  segmental strain e strain -rate in sei  segmenti per piano apicale(ogni parete ventricolare esaminata  a livello apicale è divisa in tre segmenti : basale, medio, apicale).

Fig. 16-17

VIII) Quello che oggi è cambiato è che gli  speckels, invece che in una singola linea (M-mode) possono essere riconosciuti in un’intera regione (il cosidetto Kernel) e seguiti lungo tutto il ciclo cardiaco.Oggi questo è possible, in quanto anche con l’eco 2D si può ottenere un’elevata risoluzione grazie alla doppia  con la necessità dell’utilizzo di un’alto frame rate. Per ovviare ai limiti dello Strain (TDI) è stata sviluppata una nuova metodica che consente di estrapolare le informazioni di Strain rate e Strain a partire dalle immagini ottenute in 2D-Mode in scala di grigio. Questo è stato reso possibile dal miglioramento ottenuto nella risoluzione delle immagini 2D con l'utilizzo della a) seconda armonica e b) l'incremento del frame rate. La tecnica (Speckle tracking) si basa sul riconoscimento di gruppi di pixel all'interno della parete miocardica con specifiche caratteristiche acustiche in base alle quali, come già accennato nella slide precedente a proposito dei kernels vengono seguiti frame per frame durante il ciclo cardiaco.Dallo spostamento così calcolato è possibile estrarre sia le informazioni di velocità sia di Strain rate e Strain. Con i Softwarattualmente in commercio viene tracciato manualmente il bordo endocardico in telesistole. Sulla base di tale traccia il software esegue un tracking automatico e individua i segmenti di interesseDopo approvazionda parte dell'operatore, che, se si ritiene opportuno può modificare la regione di interesse in base alla qualità del trackingper tutte le regioni di interesse, vengono visualizzati (graficamente e numericamente) i valori dei Parametri di Deformazione, che rappresentano la media dei valori calcolati all'interno delle singole regioni di interesse.
 
IX)
 Strain-Strain rate: assessment of left ventricular systolic deformation basata sull’utilizzo della metodica Speckle Tracking.  

Caratteristiche e Vantaggi :
1. in tale metodica  la qualità dei dati dipende dalla  qualità delle immagini 2D e dal corretto posizionamento della regione di interesse
2. A differenza del Doppler vengono selezionati aree di interesse (tipicamente 12x6 mm) all'interno della parete miocardica,(speckle tracking) vengono selezionati automaticamente segmenti miocardici. I valori di deformazione ottenuti sono valori medi all'interno del segmento
3. L'assenza di angolo-dipendenza con il fascio di ultrasuoni rende misurabile in tutti i segmenti del miocardio (apicale asse lungo parasternale asse e breve): deformazione longitudinale, radiale e circonferenziale. In particolare, per ogni segmento analizzato è possibile ricavare le informazioni di deformazione simultaneamente in due direzioni ortogonali (Strain 2D)
4. La possibilità di calcolare automaticamente la deformazione globale come la media di tutti i segmenti
5. La velocità di esecuzione del calcolo
6. Aumento automaticità che riduce l'operatore intra ed inter

Obiettivi   [Indice]

Dimostrare che il parametro ε/SR rappresenta il miglior parametro di valutazione della funzione ventricolare sinistra, rispetto ai parametri ecocardiografici tradizionali, mediante una valutazione pre-operatoria ecocardiografica della “performance” del VS con metodica (SRI)  in grado appunto di predire l’outcome in pazienti cardiopatici ischemici con vasculopatia polidistrettuale, sottoposti ad interventi di chirurgia vascolare. Infatti, lo ε/SR miocardico permette di individuare precocemente una disfunzione della Contrattilità Miocardica molto prima che si crei un danno della Funzione di  pompa (stimabile attraverso la frazione di eiezione FE % o lo Stroke Volume) in modo da poter intraprendere strategie terapeutiche adeguate ; il che rappresenta appunto il concetto su cui si basa il ns. Studio (2).

Materiali e metodi   [Indice]

Sono stati arruolati 54 pazienti (15 femmine e 39 maschi, età media 73 anni) ricoverati presso la Cattedra di Chirurgia Vascolare, ipertesi e cardiopatici ischemici (16 con coronaropatia monovasale e  38 con coronaropatia multivasale), con vasculopatia polidistrettuale, 24 dei quali diabetici. Criteri di esclusione sono stati considerati i seguenti: Fibrillazione atriale o importanti valvulopatie, BPCO,elevata impedenza acustica del torace, pregressa irradiazione mediastinica o chemioterapia. Ogni soggetto è stato  sottoposto a visita cardiologica, elettrocardiogramma ed esame ecocardiografico standard e con SRI (pre- e post-operatorio). Per tale analisi ecocardiografica è stato utilizzato l’ecocardiografo di ultima generazione Esaote MyLab 30 Gold dotato del pacchetto Software X-Strain (Speckle Tracking) per l’acquisizione dello SRI e l’analisi offline, secondo le raccomandazioni dell’ASE, con acquisizione ad alto frame rate > 200 frame/sec. L’acquisizione delle immagini ecocardiografiche è stata appunto effettuata ad alto frame-rate ( >200 frame/sec.) per risolvere nello stesso tempo tutti gli eventi ad  alta velocità che si verificano durante un normale ciclo cardiaco; inoltre l’acquisione ad alto frame-rate ha anche il vantaggio di migliorare il “signal to noise ratio” con migliore variabilità inter- ed intra-osservatore.
La migliore qualità del segnale così ottenuto, insieme all’utilizzo del sofisticato software di analisi Esaote X-Strain, spiega il minor tempo necessario al “post-processing”(circa 20 minuti a paziente) rispetto ai precedenti studi. Infatti, X-Strain è la nuova metodica di Imaging di Esaote associata all’ecografo Esaote My Lab 30 Gold, che come già accenato è stato utilizzato nel nostro studio, per valutare la deformazione del cuore ed analizzare la funzionalità del miocardio attraverso lo studio dello strain/strain rate(SRI) dotato di un moderno software per l’analisi off-line eseguibile per l’elevata qualità delle immagini in un breve tempo per ogni paziente esaminato. L’ X-Strain (Fig. 16-17-20) si basa sull'immagine 2D (Speckle Tracking) ed è quindi indipendente dall'angolazione, sebbene utilizzi un sofisticato algoritmo 2D-tracking brevettato XStrain™ è  sorprendentemente di facile apprendimento ed utilizzo; si integra perfettamente nella piattaforma MyLab™ di Esaote ed è stato sviluppato su un'interfaccia utente “one window”.La FE è stata calcolata con metodo Simpson. Sono stati registrati tre cicli cardiaci in formato cineloop per le analisi offline. Le variabili quantitative sono state comparate mediante test T di Student. Le correlazioni sono state effettuate con lo studio della correlazione lineare. Un valore di p < 0,05 è stato considerato statisticamente significativo. I dati sono stati analizzati mediante software SPSS 10,0 (SPSS, Chicago, Il, USA).Per lo studio della funzione longitudinale regionale 2D SRI longitudinale (regional shortening fraction) del ventricolo sinistro, abbiamo studiato: setto interventricolare, parete laterale (in proiezione 4 camere) e parete inferiore (in proiezione 2 camere) e per lo studio della funzione radiale  del ventricolo sinistro 2D SRI radial (regional thickening fraction) abbiamo preso in esame l’asse corto parasternale. Per ciascuna parete, abbiamo analizzato 3 regioni: Basale, Media,Apicale (3).

Fig. 20

 

Risultati   [Indice]

Nello studio effettuato è stato possibile riscontrare  valori di Peak Systolic Strain rate(1/sec.)  Peak Systolic Strain(%)  e di Global strain ventricolare sinistro significativamente ridotto in particolare nel gruppo di pazienti diabetici e con coronaropatia multivasale rispetto alla media del campione esaminato (-14,8 ± 2,8%  vs -17,84 ± 3,1%; p < 0,05). Lo SRI è stato in grado di rilevare precocemente alterazioni della contrattilità miocardica, ancor prima di un evidente deterioramento della funzione di pompa valutata come frazione d’eiezione. Proprio in una piccola parte di tali pazienti si è registrata una maggiore insorgenza di angina o anomalie elettrocardiografiche (aritmie, anomalie della fase di ripolarizzazione ventricolare) nel periodo post-operatorio. In piu’ della metà del gruppo di pazienti studiati si è assistito dopo l’attuazione di adeguate strategie terapeutiche quali (Coronaroventricolografia con inserimento di stent coronarici, By-pass coronarici) ed un periodo di tempo variabile ad un significativo miglioramento dello stato clinico del paziente  con una riduzione della Classe funzionale NYHA inoltre si è assistito tramite Valutazione Ecocardiografica ad una riduzione dei Volumi telediastolico (da 260±90 ml a 205±82 ml) e  telesistolico (da 208±85 ml a 140±72 ml) (4).

Discussione   [Indice]

Il ns. Studio ha sottolineato i limiti  dell’analisi dello S/SR(TDI) quali: a) angolo di dipendenza dal fascio ultrasonoro b) analisi funzione ventricolo destro( difficoltà ad ottenere l’allineamento ottimale tra la struttura ed il fascio di ultrasuoni c) incapacità di analisi del “twisting-untwisting”(incapacità a valutare i componenti rotazionali dei movimenti cardiaci) . quindi per ovviare ai limiti di tale metodica ecocardiografica, si è introdotta la nuova metodica ecocardiografica di S/SR mediante “Speckle Tracking” (5).

Conclusioni   [Indice]

L’analisi 2D SRI- speckle tracking è una metodica non invasiva valida per realizzare un’integrazione tra parametri regionali di funzione sistolica e indici di funzione globale, utile non solo ai fini di una migliore accuratezza diagnostica ma anche per la stratificazione prognostica di pazienti con indicazione ad interventi di chirurgia vascolare non cardiaca.
 

Bibliografia   [Indice]

1. Thomas JD, Popovic ZB. Assesment of Left Ventricular Function by Cardiac Ultrasound. J Am Coll Cardiol 2006; 48(10): 2012-2025.
2. Marwich TH. Measurments of Strain and Strain Rate by Echocardiography Ready for Prime Time ? J Am Coll Cardiol 2006; 47(7): 1313-1327.
3. Galderisi M. Can technical Limitations of Strain and Strain Rate Imaging be Overtaken by Particular arrangments? Am Coll Cardiol 2006; 48(8): 1729-1729.
4. Abraham TP, Blagira RA.  Myocardial Ischemia; Editorial Comment Myocardial Strain: can we finally measure contractility? J Am Coll Cardiol 2001; 37(3): 731-734.
5. Smiseth OA, Ihlen H. Editorial Comment . Strain Rate Imaging why do we need it? J Am Coll Cardiol 2003; 42(9): 1584-1586.

Autore di riferimento   [Indice]

Alessandra Dagianti
Cattedra Malattie Apparato Cardiovascolare - Università ''La Sapienza'' di Roma - Policlinico ''Umberto I''
e-mail: info@preventionandresearch.com
 


 
 





 
 
Download full text:


Galleria fotografica
Fig. 1-2
Fig. 3
Fig. 4
Fig. 5
Fig.6
Fig. 7
Fig. 8
Fig. 9
Fig. 10
Fig. 11
Fig. 12
Fig. 13
Fig.14
Fig.15
Fig. 16
Fig. 17
Fig. 18
Fig. 19
Fig. 20
Fig. 21 - Table 1. Normal values of Strain/
Fig.22
Fig.23 - Table 2a
Fig.24 - Table 2b