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ISSN:2240-2594
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International Open Access Journal of Prevention and Research in Medicine
Director Prof. Francesco Tomei
Una molecola "ubriaca" le cellule malate e le elimina
Uccidere le cellule tumorali "ubriacandole": è quello che hanno ideato i ricercatori dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano: gli esperti hanno usato una molecola che intossica le cellule del tumore della tiroide e le costringe a 'bere' liquidi fino a scoppiare, letteralmente. Gli scienziati hanno scoperto che la molecola chiamata 'miR-199a-3p', che in genere è presente a bassi livelli nel carcinoma della tiroide, se viene reintrodotta è in grado di intossicare le cellule tumorali. La sua produzione porta le cellule del tumore a riempirsi di liquido extracellulare fino a scoppiare, causando una morte in massa di queste cellule. Questo risultato è d'interesse sia per i pazienti con carcinoma papillare della tiroide, sia in generale per terapie antitumorali innovative. Il carcinoma papillare della tiroide è in costante crescita e sebbene generalmente sia associato a una buona prognosi dovuta alla risposta positiva ai trattamenti chirurgici o con radioterapia, il 10% dei casi presenta una malattia progressiva e resistente alle terapie tradizionali. La molecola miR-199a-3p rappresenta quindi una potenziale strategia terapeutica. Inoltre, essendo le cellule tumorali frequentemente resistenti all'apoptosi, e cioè alla morte programmata delle cellule, l'identificazione di un meccanismo alternativo per indurne questa morte è di sicuro interesse anche per altre patologie tumorali.