Un ‘Supersito' per monitorare la qualità dell'aria - P&R online 24-11-2011


 Con l'installazione di quattro centraline sparse sul territorio regionale, entra nel vivo l'attività di ‘Supersito', progetto avviato nel 2010 dalla Regione Emilia-Romagna e dall'Arpa (Agenzia regionale prevenzione e ambiente) con la collaborazione del Cnr e di altre istituzioni nazionali e internazionali. Il progetto si pone l'obiettivo di migliorare le conoscenze relative agli aspetti ambientali e sanitari del particolato fine (polveri con diametro compreso tra 1 e 2,5 micron) e ultrafine (di dimensioni inferiori) presenti nell'atmosfera, in ambienti indoor e outdoor. Delle quattro stazioni attivate tra le aree urbane e rurali del capoluogo emiliano, le città di Parma e Rimini, una è collocata presso l'Area di ricerca del Cnr di Bologna. Le misurazioni integreranno i dati ambientali quotidianamente registrati dalla rete regionale di monitoraggio dell'inquinamento atmosferico, rendendo così disponibili i dettagli di alcuni parametri chimici, fisici e tossicologici che normalmente non vengono analizzati. I dati verranno quindi integrati con quelli provenienti dalla stazione Isac-Cnr ‘O. Vittori' del Monte Cimone, nell'Appennino modenese. "La peculiarità del progetto risiede nel cercare le possibili connessioni tra i dati ambientali e quelli di tipo sanitario ed epidemiologico", spiega Maria Cristina Facchini dell'Isac-Cnr, responsabile del progetto per l'Ente. "È infatti nota da tempo la correlazione tra le concentrazioni di particolato presenti in aria e l'incidenza di alcune patologie, mentre è poco chiaro il ruolo giocato dalle specifiche componenti del particolato. La maggiore conoscenza permetterà anche migliori valutazioni delle decisioni da prendere relativamente alla tutela della qualità dell'aria, al rispetto della normativa europea in materia e per tutelare la salute dei cittadini". ‘Supersito', permettendo di acquisire informazioni sulla composizione del particolato in funzione della sua distribuzione dimensionale, sulle sue sorgenti di emissione e sui processi di formazione del particolato a partire da inquinanti gassosi, supporterà anche la definizione di adeguate strategie per la riduzione dell'inquinamento. Specifiche campagne di misura verranno condotte in ambienti indoor per migliorare la valutazione dell'esposizione della popolazione, con particolare attenzione alle emissioni da traffico veicolare. Dal punto di vista sanitario, il progetto valuterà infine gli effetti tossicologici del particolato e i connessi rischi per la salute, anche con studi epidemiologici specifici.

Fonte: Maria Cristina Facchini, Istituto di scienze dell'atmosfera e del clima, Bologna, tel. 051/6399563, email mc.facchini@isac.cnr.it