Tumori e familiarità


Una ricerca italiana, pubblicata sulla rivista scientifica “Annals of Oncology”, conferma che avere un caso di neoplasia tra i parenti di primo grado aumenta la probabilità di sviluppare lo stesso tipo di tumore fra i membri della famiglia. La peculiarità di questa ricerca risiede nel fatto che per la prima volta è stato dimostrato che la familiarità può predisporre allo sviluppo anche di un tumore diverso rispetto al primo.
I ricercatori hanno esaminato i dati di 23.000 soggetti con diversi tipi di cancro diagnosticati tra il 1991 e il 2009. Analizzando i dati  è stato scoperto che se in famiglia esiste un caso di tumore al fegato, aumenta il rischio di ammalarsi non solo di questo tumore ma anche di altri tipi di cancro. 
A differenza di altri studi, questa ricerca è riuscita a calcolare il ruolo di molti altri fattori, quali il fumo e l'alcol, come importanti fattori di rischio tumorale. 
I ricercatori hanno inoltre attentamente esaminato l'ambiente di vita, evidenziando l’importanza oltre che dell'aspetto genetico, anche di quello ambientale.
Vivere fra persone che fumano per esempio è un fattore di rischio molto grave, soprattutto per i bambini. In questi casi è prioritario cambiare le abitudini di vita, smettendo di fumare.
Fondamentale risulta infine la prevenzione soprattutto per chi ha familiarità per il cancro al seno o al colon retto dato che ormai esistono per questi tumori test di screening molto efficaci.
 

Fonte:www. annonc.oxfordjournals.org

Simone De Sio

Giovanni Rinaldi