Tumore al seno, latinoamericane meno a rischio


Le donne originarie dell'America Latina hanno una minore probabilità di sviluppare un tumore al seno.
Lo afferma una ricerca scientifica relaizzata da ricercatori dell'Università della California. Il team internazionale di studiosi di San Francisco, infatti, ha scoperto perché le donne latinoamericane vengano colpite mediamente di meno da questa grave patologia rispetto alle donne di origini africane o nordamericane. E perché, conseguentemente, muoiano di meno di tumore al seno.

Secondo l'Università della California la ragione di questo fenomeno è nascosta in una singola lettera dei tre miliardi di lettere del codice del Dna. Questa infinitesimale differenza tra donne di origine geografica diversa fa sì che per coloro che sono di discendenza sudamericana, da parte di madre o di padre, la probabilità di sviluppare un cancro sia inferiore del 40%. Se poi entrambi i rami genitoriali sono originari dell'America Latina, allora tale percentuale sale addirittura all'80 per cento.
Ovviamente le ricerche future approfondiranno ancora di più questo particolare fenomeno. Però, già si può dire che il tessuto del seno delle donne che posseggono questa variante genetica è meno denso del normale; e questo è un fattore rilevante dato che una densità maggiore è legata al rischio direttamente proporzionale di sviluppare il tumore. 
Stando alla ricerca, questo carattere ereditario nelle donne originarie dei paesi del Sud America, localizzato nel cromosoma 6 vicino a un recettore estrogenico, si è sviluppato in tribù indigene molto tempo fa (non si sa con precisione quando) e non è costante. La variante genetica in questione, infatti, si presenta in circa il 20 per cento delle donne "latine" residenti in California, ma solo nell'uno per cento delle donne portoricane, per esempio.
Ovviamente, un simile studio non ha un valore solo statistico. Adesso la vera sfida, infatti, sarà scovare, sulla base di questo importante risultato, nuove strade per la cura del cancro nelle altre donne, e soprattutto affinare gli attuali test genetici per diagnosticare più velocemente l'eventuale tumore al seno, che costituisce il più mortale nelle donne.

Fonte: 
http://www.nature.com/nature/index.html

Simone De Sio

Alessandra Di Marzio