Articoli Otorinolaringoiatria - P&R Scientific
Volume 2, Numero 4
05.12.2012
Sindrome delle apnee ostruttive del sonno: rapporti tra gravità e sesso
 
 
Longo L, Rea A, Santimone R, Fabiani M

Autori   [Indice]

Longo L1, Rea A1, Santimone R1, Fabiani M1

1Dipartimento di Organi di Senso, “Sapienza” Università di Roma


Citation: Longo L, Rea A, Santimone R, Fabiani M. Obstructive sleep apnea syndrome: relationships between severity and sex. Prevent Res 2012; 2 (4): 366-371. Available from: http://www.preventionandresearch.com/. doi: 10.7362/2240-2594.086.2012


doi: 10.7362/2240-2594.086.2012


Parole chiave: Sindrome delle apnee ostruttive nel sonno, polisonnografia, AHI

Abstract   [Indice]

Introduzione: La sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) è una condizione patologica caratterizzata da frequenti brevi episodi di collasso delle strutture delle vie aeree superiori durante il sonno, con conseguente interruzione del flusso aereo che comporta la riduzione della saturazione di ossigeno nel sangue arterioso.
La severità dell’ OSAS è determinata da un indice che mette in relazione il numero di eventi di apnea per ora di sonno "apnea-ipopnea" (in inglese AHI: apnea-ipopnea).
Dal momento che la muscolatura del corpo si rilassa normalmente durante il sonno, le prime vie aeree, composte da pareti di tessuto molle che può collassare, non è sorprendente che la respirazione possa essere ostruita durante il sonno.
Segni comuni di OSA sono: sonnolenza diurna, sonno agitato e forte russamento (con periodi di silenzio seguiti da rantoli). Sintomi meno comuni sono mal di testa, insonnia mattutina, difficoltà di concentrazione, cambiamenti di umore come irritabilità, ansia e depressione, perdita di memoria, aumento della frequenza cardiaca e/o della pressione sanguigna, diminuzione del desiderio sessuale, aumento di peso inspiegabile, aumento della minzione e/o nicturia, pirosi gastrica frequente o malattia da reflusso gastroesofageo, e sudorazioni notturne pesanti.
Il gold standard per la diagnosi di OSAS è considerata la polisonnografia.
 
Obiettivi: Lo scopo del nostro studio è la valutazione della prevalenza di uno dei due sessi nello sviluppo e nella gravità di presentazione della patologia.
 
Metodi: Abbiamo sottoposto il campione ad esame obiettivo per evidenziare la presenza di eventuali anomalie anatomiche che potessero causare o aggravare la patologia.
Infine, è stata utilizzata la polisonnografia per la diagnosi e stadiazione della patologia.
 
Risultati: L’analisi dei risultati ottenuti ha permesso di osservare che il rapporto tra numero di apnee/ipopnee per ora di sonno ed il sesso non è statisticamente significativo (p>0,05), nonostante la prevalenza dell’OSAS nel sesso maschile sia maggiore che nel sesso femminile, con un rapporto di 3:1.
 
Discussione e Conclusioni: Il nostro studio ha permesso di osservare che la frequenza di presentazione dell’OSAS è maggiore nel sesso maschile rispetto a quello femminile con un rapporto di 3:1, mentre la gravità della patologia non appare correlata al sesso.
Quindi, la nostra ricerca conferma i dati già presenti in letteratura che mostrano un rapporto di 5:1 nella presentazione della patologia nei maschi rispetto alle femmine.

Introduzione   [Indice]

La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS) è caratterizzata da episodi di ostruzione parziale (ipopnea) o completa (apnea) delle vie aeree superiori. La sua incidenza è pari al 4% circa nel sesso maschile e al 2% circa nel sesso femminile, nella popolazione fino ai 65 anni di età (1, 2). La gravità dell’OSAS è stabilita da un indice che correla il numero di eventi apnoici per ora di sonno "indice apnea-ipopnea" (in inglese AHI: apnea-hypopnea index). Un valore di AHI minore di 5 è considerato normale. Un valore tra 5 e 15 classifica l’OSAS in una forma lieve, un valore tra 15-30 la definisce moderata ed un valore maggiore di 30 caratterizza l'apnea nel sonno severa. Il gold standard per la diagnosi dell’OSAS è considerata la polisonnografia notturna (3, 4).

Obiettivi   [Indice]

Lo scopo del nostro studio è la valutazione della prevalenza di uno dei due sessi nello sviluppo e nella gravità di presentazione della Sindrome delle Apnee Ostruttive nel sonno.

Materiali e metodi   [Indice]

Lo studio è stato condotto presso l'Unità Operativa di Foniatria Complesso del Policlinico Umberto I di Roma.
Sono stati arruolati 193 pazienti, 57 maschi e 136 femmine, di età compresa fra 21 e 77 anni da settembre 2010 a luglio 2011.
E' stata effettuata un'attenta anamnesi per valutare eventuali patologie associate a OSAS.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti a valutazione ORL per la ricerca di eventuali alterazioni anatomiche delle prime vie aeree, che possono causare o aggravare la patologia.
Il campione è stato suddiviso in due gruppi in base al sesso. Ogni gruppo, poi, è stato ulteriormente suddiviso in quattro gruppi per fasce di età.
Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad esame polisonnografico domiciliare notturno con Embletta®X100, per l'identificazione e la quantificazione di episodi di apnea/ipopnea durante il sonno e l'elaborazione del AHI (Apnea/ipopnea).

Analisi statistica
Per valutare la correlazione tra AHI, il sesso e l'età è stata condotta un'analisi di χ2.
 

Risultati   [Indice]

L'analisi statistica della correlazione dei dati di AHI, età e sesso non è statisticamente significativa (p> 0.05).
Nei pazienti di sesso maschile, la media AHI è 31.8 (range 18.2-45.5), mentre nelle femmine è 30.05 (range da 14.3 a 41.8).    
L'AHI medio stimato per i gruppi di età e per  sesso non differisce in modo significativo dall’ AHI medio totale.
L’ OSAS è presente negli uomini con un picco tra i 40 ei 70 anni, nelle donne è presente solo dopo i 40 anni, con un picco tra i 55 ei 70 anni (Grafico 1,2). 


Grafico 1 – Frequenza di OSAS frequency in maschi divisi in gruppi d’età


Grafico 2 – Frequenza di OSAS frequency in femmine divise in gruppi d’età


Inoltre, è evidente che l'OSAS è più frequente nei maschi che nelle femmine con un rapporto di 3:1 (Grafico 3). 


Grafico 3 – Rapporto tra la frequenza di OSAS nei maschi e nelle femmine


 

Conclusioni   [Indice]

Discussione e Conclusioni
Il nostro studio conferma i dati già presenti in letteratura che l’OSAS è più frequente nei maschi rispetto alle femmine con un rapporto di 3:1 (6, 7).
Il range di età della malattia è maggiore nei maschi che nelle femmine. Inoltre non c’è una correlazione significativa tra gravità dell’OSAS, sesso ed età.
Questo è uno studio preliminare che richiede un'estensione del campione per confermare i dati ottenuti.

Bibliografia   [Indice]

1.Malhotra A, White D. Obstructive  sleep apnea. Lancet 2002; 360: 237-245.
2.White D. Pathogenesis of obstructive and central sleep apnea. Am J Resp Crit Care Med 2005; 172: 1363-1370.
3.Patil S, Schneider H,  Schwartz A, et  al. Adult obstructive sleep apnea: pathophysiology and diagnosis. Chest 2007; 132: 325-337.
4.Flemons WW, Douglas NJ, Kuna ST, at al. Access to diagnosis and treatment of patients with suspected sleep apnea. Am J Respir Crit Care Med 2004; 169: 668-672.
5.Vagiakis E, Kapsimalis F, Lagogianni I, et al. Gender differences on polysomnographic findings in Greek subjects with obstructive sleep apnea syndrome. Sleep Medicine 2006; 7: 424-430.
6.Quintana-Galengo E, Cremona-Bernal C, Capote F, et al. Gender differences in obstructive sleep apnea syndrome: a clinical study of 1166 patients. Respiratory Med 2004; 98: 984-989.
 

Autore di riferimento   [Indice]

Mario Fabiani
Dipartimento di Organi di Senso, “Sapienza” Università di Roma
e-mail: info@preventionandresearch.com

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Galleria fotografica
Grafico 1 – Frequenza di OSAS frequency in maschi
Grafico 2 – Frequenza di OSAS frequency in femmine
Grafico 3 – Rapporto tra la frequenza di OSAS nei