Articoli Biotecnologie cellulari - P&R Scientific
Volume 3, Numero 3
30.09.2013
RIDUZIONE DEL GAP TRA NANOTECNOLOGIE EMERGENTI E CITTADINI ATTRAVERSO CONSIDERAZIONI ETICHE E RICERCA SOCIALMENTE RESPONSABILE: L'ESEMPIO DEI NANO-FARMACI
 
 
Andrè JC, Frochot C, Manigat R, Allix F, Tomei F

Autori   [Indice]

Andrè JC1,2, Frochot C1, Manigat R3, Allix F1, Tomei F4

1LRGP-UPR 3349 CNRS, ENSIC-UdL 1, rue Grandville F54000 Nancy
2INSIS-CNRS, 3, rue Michel Ange F75016 Paris
3Ministère du travail, de l’emploi et de la santé, 14 avenue Duquesne, 75007 Paris
4Dipartimento di Anatomia, Istologia, Medicina Legale e Ortopedia, Unità di Medicina del Lavoro, “Sapienza” Università di Roma



Abstract   [Indice]

Le decisioni circa l'uso della scienza sono "esistenziali" nella misura in cui esse riguardano il benessere umano, che è, come la gente pensa, sviluppo, atto -- come vivono. Gli scienziati che lavorano nelle proprie discipline tendono a dipendere da paradigmi e questi di solito comportano l’uso di inderogabili e rigide norme. Queste permettono una ricerca della conoscenza seria e profonda, ma di per sé non rispondono, e non superano, le lacune tra la ricerca scientifica stessa e le richieste o le necessità necessarie per l’applicazione sociale della ricerca scientifica. I ricercatori devono spesso far fronte a pesanti pressioni per ottenere i finanziamenti e la pubblicazione dei loro lavori. Ciò tende a ridurre al minimo lo sforzo interdisciplinare e a confermare le priorità dei decisori che forniscono i finanziamenti. Inoltre la questione è complicata dalla crescente richiesta da parte della società che vuole gli scienziati attivi nell’includere nei loro sforzi le importanti questioni etiche riguardanti questioni sociali, economiche e politiche. Il tutto rende indispensabile lo strumento  interdisciplinare ed evidenzia la generale mancanza di accordo sulle norme per il loro sviluppo e utilizzo. Il recente fascino che individua le nanotecnologie come chiavi per il progresso scientifico suggerisce la possibilità di lavorare con priorità che non sono sempre dipendenti da calcoli basati sul profitto. Una varietà di rischi -- etici, sanitari, ambientali -- insorgono all'inizio di un progetto e portano con sé complessità e interdipendenza durante tutto l’impegno.
Ancora una volta: queste comportano questioni sociali e non esclusivamente scientifiche, il che non può essere minimizzato. Questo lavoro si propone di stimolare gli scienziati affinché considerino e riflettano sui possibili impieghi futuri dei  loro risultati (in termini di etica e rischi  per l'uomo e per l'ambiente). Esso con umiltà suggerisce loro di coniugare la ricerca con un principio di "Ricerca Socialmente Responsabile", ad esempio affrontando l’argomento dell'applicazione di nuovi nano-farmaci nella terapia del cancro (suggerisce anche i possibili limiti di percezione dei problemi dei ricercatori e suggerisce poche modeste proposte di azione finalizzate al progresso sociale).

Parole chiave: ricerca responsabile, rischi, etica, principio precauzionale, nano-farmaci

Autore di riferimento   [Indice]

Jean Claude Andrè
LRGP-UPR 3349 CNRS, ENSIC-UdL 1, rue Grandville F54000 Nancy
INSIS-CNRS, 3, rue Michel Ange F75016 Paris

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