Articoli Odontostomatologia - P&R Public
Anno 4, Trimestre 1
28.02.2014
PROBLEMATICHE SECONDARIE DELLE MUCOSE ORALI IN SEGUITO A TRATTAMENTI ORTODONTICI
 
 
Impellizzeri A, Palaia G, Carpenteri F, Mohsen M, Romeo U, Galluccio G

Autori   [Indice]

Impellizzeri A1, Palaia G1, Carpenteri F1, Mohsen M 1, Romeo U1,2, Galluccio G3

1 Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Università di Roma. Direttore: Prof. Livia Ottolenghi
2 Master EMDOLA (European Master Degree in Oral Laser Applications ): Direttore: Prof. Umberto Romeo
3 Scuola di specializzazione in Ortognatodonzia, Sapienza Università di Roma, Direttore: Prof. Gabriella Galluccio


Citation: Impellizzeri A, Palaia G, Carpenteri F, et al. Secondaries problems of oral mucosa during  orthodontic treatment. Prevent Res, published on line 28 Feb. 2014, P&R Public 65.
Available from: http://www.preventionandresearch.com/


doi: 10.7362/2240-2594.154.2014


Parole chiave: problematiche secondarie, mucosa orale, apparecchiature ortodontiche

Abstract   [Indice]

Introduzione
Negli ultimi anni, si è riscontrato un notevole aumento del numero di persone, adulti e bambini, che ricorrono alle terapie ortodontiche; questo fenomeno, probabilmente può essere stato influenzato dalle moderne innovazioni che hanno caratterizzato il campo dell’ortodonzia, che permettono di proporre al paziente presidi ortodontici sempre più accettabili da un punto di vista estetico e funzionale.

Obiettivi
Con questo lavoro, si vuole porre l’attenzione circa le possibili conseguenza che si possono verificare a carico dei tessuti molli orali a seguito di terapia ortodontica, che spesso sono fonte di allarmismo tra i pazienti e i genitori. Inoltre, si vuole sensibilizzare su questo argomento i colleghi ortodontisti a non sottovalutare le problematiche che si possono riscontrare durante il corso del trattamento.
I movimenti ortodontici sono il risultato di forze che si applicano ai denti e che sono prodotte da apparecchiature quali: brackets, fili, archi, elastici, molle e via dicendo.
I pazienti sottoposti a trattamenti ortodontici sono esposti ad un maggior rischio di problemi orali come: formazione della placca, lesioni bianche, gengiviti, lesioni della mucosa orale di vario genere (ulcere traumatiche, afte, ipercheratosi).

Discussioni
Dai dati ricavati dalla letteratura e dall’esperienza clinica, le problematiche più comuni alle mucose orali che possono essere riscontrate in corso di cure ortodontiche comprendono: lesioni traumatiche di varia natura, lesioni pseudocistiche delle ghiandole salivari (mucocele e ranula), aumento di volume gengivale con formazione di pseudotasche, reazioni allergiche ai materiali utilizzati, ipercheratosi frizionali.

Conclusioni
Il trattamento ortodontico comporta un rischio più elevato di lesioni della mucosa orale e implica una maggiore consapevolezza dell’importanza di una buona igiene orale. Istruzioni di igiene orale ed il trattamento precoce delle lesioni orali sono considerazioni importanti per una maggior motivazione del paziente, la pianificazione del trattamento e il risultato di successo. È importante che il medico monitorizzi in modo continuativo lo stato di salute dei denti e delle strutture annesse, al fine di garantire un risultato ottimale per il trattamento stesso, senza incorrere in spiacevoli complicanze.

Introduzione   [Indice]

Negli ultimi anni, si è riscontrato un notevole aumento del numero di persone adulte e bambini che ricorrono alle terapie ortodontiche; difatti le moderne innovazioni nel campo, propongono presidi ortodontici sempre più accettabili da un punto di vista estetico e funzionale. È noto che il trattamento ortodontico, sia fisso che mediante l’utilizzo di apparecchiature rimovibili, può provocare lesioni ai tessuti duri e molli del cavo orale; in particolare le lesioni alle mucose orali che si sviluppano in stretta correlazione col trattamento ortodontico sono spesso fonte di allarmismo tra i pazienti e i genitori (1, 2). I movimenti ortodontici sono il risultato di forze che si applicano ai denti e che sono prodotte da apparecchiature quali: brackets, fili, archi, elastici, molle, ganci ed altro (3). Tali apparecchiature, a causa della loro morfologia, possono determinare delle alterazioni dei tessuti molli. In letteratura studi relativi alla frequenza di patologie orali in bambini e adolescenti riportano tra le alterazioni delle mucose orali più comunemente riscontrate le lesioni traumatiche.

Obiettivi   [Indice]

 I pazienti sottoposti a trattamenti ortodontici sono esposti ad un maggior rischio di problemi orali come:
-  Formazione della placca : circa 2-3 volte più elevata dei livelli osservati in pazienti non in trattamento (4) (Figura 1) ; infatti, la mancanza di un’idonea e accurata igiene orale nei pazienti portatori di dispositivi ortodontici, facilita la proliferazione batterica e quindi la deposizione di quantità abnormi di placca.
-  Lesioni bianche dentarie: Un terzo dei pazienti riscontra aree di demineralizzazione cioè la fase iniziale della carie al termine del trattamento (5);
-  Gengiviti: il deposito di una ingente quantità di placca e quindi una maggiore proliferazione di batteri, causano l’infiammazione e il sanguinamento gengivale (6);
-  Lesioni della mucosa orale: più dei tre quarti dei portatori di apparecchi ortodontici presenta ulcerazioni orali (7), lesioni aftose, ipercheratosi frizionale, lesioni a stampo (Figura 2).
Tra i vari fattori causali delle lesioni traumatiche giocano un ruolo non trascurabile proprio i dispositivi ortodontici (8, 9), infatti, le apparecchiature ortodontiche, fisse o rimovibili, presentano componenti metalliche, come molle, ganci e brackets, che possono risultare traumatizzanti. Altre componenti, come legature metalliche e archi, hanno estremità appuntite che possono essere direttamente lesive. Il continuo sfregamento con tali strutture, durante gli atti masticatori o della fonazione, può determinare lesioni ulcerative, lesioni aftose, lesioni ipercheratosiche; inoltre, il contatto con tali strutture metalliche può determinare reazioni allergiche ai materiali (10).
Le lesioni ulcerative (Figura 3) possono essere definite come: perdita di sostanza che interessa sia l’epitelio che il derma ed ha una scarsa tendenza alla guarigione; tra i fattori eziologici coinvolti troviamo gli stimoli traumatici continui, uso di farmaci, esposizione a sostanze caustiche o a fonti di calore,  infezioni micotiche, microbi, agenti tossici, neoplastici, carenziali.
Le lesioni ulcerose, si differenziano dall’aspetto clinico a seconda della causa a cui si associano. Le lesioni aftose sono delle ulcerazioni su base immunologica, di forma circolare od ovalare, localizzate essenzialmente sulla mucosa non cheratinizzata.
Le lesioni ipercheratosiche e iperplasiche (Figura 4) hanno la caratteristica di regredire alla cessazione dello stimolo, tra queste troviamo la cheratosi o ipercheratosi da attrito o frizionale, che costituisce la fisiologica risposta dell’epitelio all’azione cronica dello sfregamento.

Discussione   [Indice]

La presenza di lesioni traumatiche possono accompagnarsi a dolore, bruciore, fastidi e quindi preoccupare il paziente. Questa sintomatologia può persistere per tutta la durata del trattamento, fino alla rimozione dello stimolo irritativo.
Nel caso in cui ci si trova davanti a lesioni più complesse, come detto prima,  è fondamentale, da parte dell’odontostomatologo, l’intervento tempestivo nel riconoscimento di tali lesioni e nel loro trattamento.
L’utilizzo di cera ortodontica, da parte del paziente, da applicare sulle parti lesionanti delle apparecchiature aiuta a prevenire il traumatismo e quindi riduce il disagio. Spesso l’inserimento di dispositivi ortodontici, in particolare mobili, può, soprattutto nelle fasi iniziali del trattamento, favorire l’insorgenza di abitudini viziate come il morsicarsi guance o labbra, cause a loro volta di traumi ripetuti alle mucose orali.   

Conclusioni   [Indice]

Il trattamento ortodontico comporta il rischio dell’insorgenza di lesioni della mucosa e implica una maggiore consapevolezza di una migliore igiene orale. Istruzioni di igiene orale ed il trattamento precoce delle lesioni orali sono considerazioni importanti per una maggior motivazione del paziente, la pianificazione del trattamento, e il risultato di successo (11). Anche quadri clinici di “pseudo” aumenti di volume gengivale su base edematosa infiammatoria localizzati o generalizzati sono comuni e risulta pertanto fondamentale monitorare ripetutamente e mantenere ottimi livelli di igiene orale. Infine, le reazioni allergiche a resine o metalli, seppur rare nel cavo orale, devono essere tenute in considerazione soprattutto nei pazienti con ipersensibilità accertata al nichel.
È importante che il medico conosca e sappia intercettare le possibili complicanze del trattamento ortodontico a carico delle mucose orali, in modo da poterne prevenire l’insorgenza e saper tranquillizzare il paziente in caso di comparsa delle stesse; a tal fine, è quindi indispensabile monitorizzare in modo continuativo lo stato di salute dei denti e delle strutture annesse, al fine di garantire un risultato ottimale per il trattamento stesso, senza incorrere in spiacevoli complicanze; laddove fosse necessario, sarebbe opportuno inviare il paziente a visita specialistica presso un patologo orale.

Bibliografia   [Indice]

1. Travess H, Roberts-Harry D, Sandy J. Orthodontics Part 6: Risks in orthodontic treatment. Br Dental J 2004; 196: 71-77.
2. Thilander BL. Complications of orthodontic treatment. Curr Opin Dent 1992; 2: 28-37
3. Nanda R, Kuhlberg H, Principi di biomeccanica in Biomeccanica. In: Nanda R (ed) Ortodonzia Clinica,  Masson 2007.
4. Klukowska M, Bader A, Erbe C, et al. Plaque levels of patients with fixed orthodontic appliances measured by digital plaque image analysis. Am J Orthod Dentofacial Orthop 2011; 139 (5): e463-70.
5. Benson P. One-third of orthodontic patients receiving fixed appliances in a US graduate clinic have new iatrogenic demineralized white lesions at the end of treatment. J Evid Based Dent Pract 2011; 11 (2): 105-6.
6. Naranjo AA, Triviño ML, Jaramillo A, et al. Changes in the subgingival microbiota and periodontal parameters before and 3 months after bracket placement. Am J Orthod Dentofacial Orthop 2006; 130 (3): 275.e17-22.
7. Shaw WC, Addy M, Griffiths S, et al. Chlorhexidine and traumatic ulcers in orthodontic patients. Eur J Orthod 1984; 6 (2): 137-40.
8. Pinto A. Pediatric soft tissue lesions. Dent Clin North Am 2005; 49 (1): 241-258.
9. Bessa CF, Santos PJ, Aguiar MC, et al. Prevalence of oral mucosal alterations in children from 0 to 12 years old. J Oral Pathol Med 2004; 33: 17-22.
10. Shulman JD. Prevalence of oral mucosal lesions in children and youths in the USA. Int J Paedriat Dent 2005; 15: 89-97.
11. Baricevic M, Mravak-Stipetic M, Majstorovic M, et al. Oral mucosal lesions during orthodontic treatment. Int J Paediatr Dent 2011; 21 (2): 96-102. 

Autore di riferimento   [Indice]

Alessandra Impellizzeri
Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche e Maxillo Facciali, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Università di Roma. Direttore: Prof. Livia Ottolenghi
e-mail: info@preventionandresearch.com

Download full text:


Galleria fotografica
Figura 1. Depositi di placca in pz ortodontico
Figura 2. Lesione a stampo sulla lingua da Quad H
Figura 3. Lesione traumatica da apparecchiatura or
Figura 4. Iperplasia Reattiva Infiammatoria causat