Primavera, periodo critico per le allergie


Uno studio promosso dall’ANIFA, associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione, ha constatato che la stagione della fioritura negli ultimi anni si è allungata rispetto al passato e ciò ha determinato un aumento delle manifestazioni allergiche.
Le allergie colpiscono il 15 per cento della popolazione italiana, i fattori scatenanti più comuni sono alimenti, acari e fiori. 
I sintomi sono rappresentati da starnuti, tosse, rinite, lacrimazione e prurito. Per qualche milione di italiani la primavera diventa una stagione difficile e per le persone predisposte, la sintomatologia allergica può diventare molto fastidiosa.
In Italia la percentuale di cittadini colpiti è in aumento e lo stesso vale per la popolazione europea, tanto che si calcola che nel 2015 la metà dei cittadini europei soffrirà di qualche allergia.
Nel periodo compreso tra marzo ed aprile inizia l’impollinazione della parietaria officinalis,  la cui impollinazione ormai dura alcuni mesi. A fine aprile si aggiungono poi graminacee e olivo. A giugno invece è la volta  delle composite.
Per una persona allergica la stagione primaverile diventa pertanto un periodo molto difficile.
I medici a tal proposito invitano a fare gli esami di screening tra settembre e ottobre, lontano dalle impollinazioni, al fine di individuare con esattezza la tipologia del polline o dei pollini cui si è allergici e potersi così vaccinare.
La grande diffusione delle allergie porta con sé un altro grande problema: l’uso indiscriminato ed inappropriato dei farmaci.
Le persone ricorrono troppo spesso all’automedicazione con il rischio di avere delle reazioni avverse anche gravi; questo rappresenta un problema molto delicato, basti pensare che nel 2012, secondo i dati dell’Anifa, sono state acquistate in Italia circa 7 milioni di confezioni di farmaci senza obbligo di prescrizione.
 
 
Fonte: www.anifa.federchimica.it

Simone De Sio

Giovanni Rinaldi