ISSN:2240-2594

Gli esperti di HelpAge International, organizzazione internazionale che si occupa di tematiche legate alla terza età, dopo aver analizzato le condizioni di vita in 91 Nazioni, ha rilevato che la Svezia e la Norvegia presentano le migliori condizioni per invecchiare più serenamente.
Gli over 60 sono ad oggi l’11% della popolazione mondiale e nel 2030 la percentuale salirà al 16%, raggiungendo nel 2050 addirittura il 22%.
L’analisi è stata condotta utilizzando il Global AgeWatch Index, un indice in grado di misurare il benessere degli anziani.
I parametri considerati sono quattro: la sicurezza economica (data dalla certezza delle pensioni, dal PIL pro-capite, dal welfare), il benessere e la salute, il livello di educazione, l’ambiente (relazioni sociali, accesso ai trasporti pubblici, libertà personale).
I dati provengono da fonti ufficiali come la Banca Mondiale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro.
Gli elementi che favoriscono un invecchiamento sereno sono quindi legati ad una buona pensione, un servizio sanitario che riesca a fornire l’assistenza necessaria, un ambiente adatto alle proprie esigenze, un’istruzione adeguata e la possibilità di lavorare anche nella terza età.
In questa speciale classifica l’Italia occupa un dignitoso ventisettesimo posto risultando il secondo Paese più vecchio al mondo con un numero elevato di anziani, pari al 27% della popolazione.
L’Italia è al quindicesimo posto per quanto riguarda lo stato di salute degli ultra sessantenni, grazie ad un’aspettativa di vita abbastanza alta e un buon benessere psico-fisico; è addirittura sesta per la sicurezza economica degli anziani avendo un PIL pro-capite abbastanza alto.
La situazione italiana nel complesso risulta soddisfacente; permangono tuttavia problematiche che penalizzano la vita attuale degli anziani e che andranno affrontate e risolte per il futuro.
 
Fonte:www.HelpAge.org 

Simone De Sio

Giovanni Rinaldi

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