Articoli Medicina del Lavoro - P&R Scientific
Volume 4, Numero 3
30.09.2014
NUOVO APPROCCIO ALL’ANALISI DEGLI ADDOTTI EMOGLOBINICI: DIGESTIONE SELETTIVA CON CALPAINA I
 
 
Pieri M, Miraglia N, Genovese G, Guadagni R, Acampora A, Sannolo N

Autori   [Indice]

Pieri M 1,2, Miraglia N 2, Genovese G 2, Guadagni R 2, Acampora A 1, Sannolo N 2

Dipartimento di Medicina Pubblica e Sicurezza Sociale, Università di Napoli “Federico II”, Via Pansini, 5. 80131, Napoli, Italia
Dipartimento di Medicina Sperimentale – Sezione di Medicina del Lavoro, Igiene e Tossicologia Industriale, Seconda Università di Napoli, Via L. De Crecchio, 7. 80138, Napoli, Italia

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http://journal.preventionandresearch.com/index.php?PAGE=articolo_dett&ID_ISSUE=777&id_article=6705

Abstract   [Indice]

Introduzione 
Gli addotti emoglobinici rappresentano una classe di biomarcatori utilizzati per valutare l’esposizione umana ad agenti elettrofili.

Una delle procedure analitiche utilizzate per la dosimetria molecolare degli addotti emoglobinici prevede la digestione enzimatica della proteina e la successiva identificazione dei peptidi modificati mediante spettrometria di massa.
Prima dell’analisi è necessario purificare i campioni, per concentrare la frazione di peptidi modificati.
 
Obiettivi 
Il lavoro illustra i risultati ottenuti dalla digestione di campioni emoglobinici con Calpaina I. Lo studio si è articolato in due fasi.
Inizialmente sono stati caratterizzati i siti di digestione proteolitica; successivamente, è stata valutata la capacità della Calpaina I di discriminare tra catene globiniche native ed alchilate.
 
Metodi
Campioni di emoglobina nativa ed alchilata sono stati proteolizzati con Calpaina I, variando i rapporti di incubazione (200:1 e 25:1, in peso) e i tempi di reazione (1, 5 e 18 ore).
 
Risultati
Utilizzando un rapporto di incubazione 200:1 sono stati evidenziati i soli peptidi a (1-137), a (1-138) e b (1-142), a testimonianza del fatto che i siti proteolitici principali sono localizzati alle estremità C-terminali di entrambe le catene  a e b.
Utilizzando un rapporto di incubazione 25:1 sono stati evidenziati siti proteolitici secondari, non riportati in letteratura. In entrambi i casi è stato necessario condurre le reazioni per 18 ore.
 
Conclusioni
I risultati hanno evidenziato un progressivo arricchimento della porzione globinica alchilata, soprattutto per la catena a e rappresentano un promettente punto di partenza per lo sviluppo di una procedura di purificazione selettiva da applicare all’analisi degli addotti proteici.

Parole chiave: addotti emoglobinici, Calpaina I, spettrometria di massa

Autore di riferimento   [Indice]

Nadia Miraglia

Dipartimento di Medicina Sperimentale – Sezione di Medicina Occupazionale, Igiene e Tossicologia Industriale, Seconda Università di Napoli, Via L. De Crecchio 7, I-80138 Napoli, Italia