Decreto semplificazioni, stralciati articoli sulla sicurezza sul lavoro

11 Ottobre 2012

Materiale pervenuto dal Dott. Innocenzi Mariano - INAIL

Decreto semplificazioni, stralciati articoli sulla sicurezza sul lavoro
Scritto il 9 ottobre 2012 da Corrado De Paolis
  
ROMA – Saranno stralciati dal prossimo Decreto semplificazioni gli aspetti riguardanti la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro e le modifiche che avrebbero dovuto modificare aspetti del Testo Unico.
Questo quanto si è appreso oggi da agenzie e note diramate dai maggiori sindacati italiani.
Questa la nota apparsa sul sito CGIL con il commento del responsabile Salute e sicurezza Salute Sebastiano Calleri:  “Con la pressione fatta in queste ultime settimane abbiamo ottenuto un primo risultato: il governo ha stralciato la tematica della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro demandandola ad un più organico e ‘concertato’ disegno di legge da portare in Parlamento nei prossimi mesi”.
“Bene la decisione del governo di stralciare dal provvedimento semplificazioni” – ha commentato il segretario confederale CISL Fulvio Giacomassi – “il capitolo riguardante salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, accogliendo cosi’ la richiesta dei sindacati confederali al ministro Fornero e Passera”. (ASCA).
“Esprimiamo soddisfazione per la decisione del governo di stralciare dal decreto semplificazioni il capitolo relativo alle modifiche al Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro” – ha dichiarato il segretario confederale UGL Paolo Varesi – “demandando eventuali modifiche ad un disegno di legge piu’ organico, da portare in Parlamento nei prossimi mesi”. (Quotidianosicurezza.it)
 
 
 
Amianto, sentenza Cassazione risarcimento familiari operai Porto Venezia
Scritto il 9 ottobre 2012 da Corrado De Paolis
 
VENEZIA – Obbligo di liquidare un’indennità maggiore e superiore ai già corrisposti 19.800 euro. Questo quanto stabilito dalla Cassazione con la recente sentenza 17092 in merito alla richiesta di riconoscimento di colpevolezza e di indennizzo avanzata verso l’autorità del Porto di Venezia dai familiari di un lavoratore morto per mesotelioma pleurico nel 2003.
La Cassazione ha stabilito che le responsabilità del decesso dell’uomo, causato dall’aver respirato amianto dal 1956 al 1980, sono da attribuire al Porto di Venezia e non su chi la stessa Autorità Portuali aveva identificato come responsabile. La Cooperativa Lavoratori Portuali nella quale il lavoratore era impiegato e socio.
L’Autorità Portuale di Venezia è stata riconosciuta come l’unico soggetto a carattere imprenditoriale e quindi responsabile del rispetto delle norme a tutela dei lavoratori. Dovrà ora risarcire i familiari con una quota che superi i 19.200, ovvero 150 euro moltiplicati per i 132 giorni di malattia del lavoratore deceduto.
A motivazione della sentenza la Corte ha ricordato quanto l’amianto fosse indicato come pericoloso in un Regio decreto del 1909 e come dal 1943 l’asbestosi è stata inserita tra le malattie professionali. (Quotidianosicurezza.it)