Le manovre salvavita in età pediatrica


Come comportarsi nel caso in cui un bambino rischia di soffocare per l'inalazione di un oggetto o di cibo?
Proprio per far fronte a questa esigenza di vitale importanza, la federazione italiana medici pediatri Fimp ha messo a punto un progetto ambizioso:creare  una rete nazionale in grado di informare e formare personale che possa intervenire in caso di rischio di soffocamento da corpo estraneo.
I soggetti destinatari di questa iniziativa sono gli insegnanti delle scuole, i genitori, le baby sitter e i familiari che sono continuamente a contatto con i bambini.  
Lo scopo del progetto è insegnare le manovre opportune per salvare giovani vite.
La morte da soffocamento infatti rappresenta, dopo gli incidenti stradali, la causa di morte accidentale più frequente tra i piccoli fino ai 4 anni di età.
Secondo le ultime statistiche, in Italia si verificano ogni anno circa 450 episodi di soffocamento in età pediatrica, con 50 decessi.  
Da queste cifre si evince che insegnare le manovre di disostruzione e di rianimazione cardiopolmonare pediatrica di base  a personale non sanitario che si trova quotidianamente a contatto con i bambini, è di estrema importanza. Ciò potrebbe in molti casi evitare delle tragedie in cui soprattutto i genitori e i familiari si trovano ad essere spettatori impotenti.
In Italia solo il 5 per cento della popolazione è informata sulla corretta procedura da adottare, mentre negli Usa il 60 per cento della popolazione sa come intervenire per salvare le piccole vite.
Un obiettivo primario da perseguire consiste nel rendere sicuri i luoghi dove vivono i bambini, eliminando tutti quegli oggetti che possono rappresentare un potenziale rischio di soffocamento.


Fonte: www.fimp.org
 
Simone De Sio
 
Giovanni Rinaldi