Articoli Medicina Legale - P&R Public
Anno 4, Trimestre 3
10.07.2014
LE BASI DOTTRINARIE E GIURISPRUDENZIALI DELLA RESPONSABILITÀ PROFESSIONALE MEDICA
 
 
Ciancolini G, Fiore PA, Cappelletti S, Marchione S, Ciallella C

Autori   [Indice]

Ciancolini G1, Fiore PA1, Cappelletti S1, Marchione S1, Ciallella C1

1 Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medico Legali e dell' Apparato Locomotore, "Sapienza" Università di Roma - Sezione di Medicina legale

Citation: Ciancolini G, Fiore PA, Cappelletti S, et al. Le basi dottrinarie e giurisprudenziali della responsabilità professionale medica. Prevent Res, published on line 10 Jul. 2014, P&R Public 70.
Available from: http://www.preventionandresearch.com/

DOI: 10.7362/2240-2594.159.2015

Abstract   [Indice]

L'evoluzione in ambito dottrinario e giurisprudenziale della responsabilità sanitaria ha visto trasformare il rapporto medico-paziente; il medico deve assumere il molo di garante della salute pubblica ed, in quanto tale, tutelare i suoi pazienti che sono considerati come soggetti deboli, bisognosi di aiuto nonché utenti finali della prestazione sanitaria.
Il medico, nell'esercizio della sua professione, può incorrere in errore ed in tal caso deve rispondere delle sue azioni in svariati ambiti: si configura così la responsabilità amministrativa, disciplinare, civile e penale.
Gli autori si soffermano su ciascuna di esse fornendo un panorama generale della dimensione del problema.
Al fine di valutare l'effettiva sussistenza della colpa del sanitario è necessario, in via preliminare, effettuare una minuziosa disamina degli estremi della colpa; per quanto concerne la colpa generica si valuta se il medico è stato negligente, imprudente o imperito ed in materia di colpa specifica se il medico non abbia rispettato le specifiche previsioni normative attinenti all'attività sanitaria svolta.
La valutazione del nesso di causa tra condotta ed evento è il punto cruciale della responsabilità professionale in ambito sanitario. Si assiste ad una dicotomia dello standard probatorio che reputa sufficiente il criterio del "più probabile che non" in ambito civile e necessita invece, in sede penale, della statuizione di responsabilità "al di là di ogni ragionevole dubbio" in penale.
Gli Autori trattano anche del percorso giurisprudenziale che ha delineato il "contatto sociale", come parametro per configurare la inadempienza contrattuale nel caso in cui il debitore, ovvero il professionista sanitario, non attui quei mezzi tecnici che sulla base delle conoscenze scientifiche raggiunte risultino più idonee alla risoluzione ciel caso concreto. Vengono esaminate anche le procedure alternative esistenti in altri stati: per giungere ad una rapida definizione di un caso di responsabilità professionale è possibile ricorrere alla dottrina della res ipsa loquitur, nella quale ci si avvale di un'evidenza circostanziale che crea un presupposto di negligenza, ovvero il ricorso a strumenti alternativi utilizzati prima del giudizio innanzi alle courts che sono gli screening panels e gli arbitration boards. Vengono, infine, considerate le innovazioni introdotte nella procedura italiana dal decreto Balduzzi.
 
Parole chiave: professioni sanitarie, responsabilità professionale, dottrina, giurisprudenza.

Autore di riferimento   [Indice]

Costantino Ciallella
Dipartimento di Scienze Anatomiche, Istologiche, Medico Legali e dell' Apparato Locomotore, "Sapienza" Università di Roma - Sezione di Medicina legale

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