Articoli Medicina del Lavoro - P&R Scientific
Volume 5, Numero 2
30.06.2015
È IL NANO-RISCHIO UN RISCHIO CHIMICO COME GLI ALTRI?
 
 
André JC, Frochot C, Tomei F

Autori   [Indice]

André JC1, Frochot C2, Tomei F3

1INSIS-CNRS 3, rue Michel Ange 7501, 6 Parigi, Francia
2LRGP UMR 7274 CNRS-UDL 1, rue Grandville F-54000, Nancy, Francia
3Dipartimento di Anatomia, Istologia, Medicina Legale e Ortopedia, Unità di Medicina del Lavoro, “Sapienza" Università di Roma, Viale Regina Elena 336, Roma, Italia

Abstract   [Indice]

L'area emergente delle nanotecnologie rappresenta una promessa per il futuro con la sua attenzione sulla progettazione preventiva. E' importante che la ricerca sulla sostenibilità dei materiali sia finanziata a livelli abbastanza significativi per identificare i primi avvertimenti, e che eventuali sistemi di regolamentazione competenti forniscano incentivi per materiali più sicuri e sostenibili durante il ciclo di vita dei materiali e dei sistemi. Il concetto di tutela della salute e dell'integrità umana è accettata da tutti. Le regole con cui la società cerca di raggiungere questo obiettivo erano, per rischio chimico, all'origine della creazione del sistema di riparazione nel SSL (sicurezza e salute sul lavoro), che è relativo ad una determinata situazione culturale in uno spazio specifico. L'eventuale spostamento dal rischio chimico a rischio nano-tecnologico è ciò che viene discusso nel presente manoscritto. La definizione di cosa è una nano-particella è difficile e rappresenta un primo ostacolo; un secondo ostacolo è dato dall'integrazione tra numerosi nanosistemi.
 
Parole chiave: rischi per la salute, le nanotecnologie, la valutazione del rischio, mastering rischio


 

Autore di riferimento   [Indice]

André Jean Claude
INSIS-CNRS 3, rue Michel Ange 7501, 6 Parigi, Francia

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