HIV, rischio contagio tra i giovanissimi


Il fenomeno delle infezioni da HIV negli adolescenti negli ultimi anni è diventato preoccupante.
Secondo gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) i ragazzi sotto i quindici anni di età entrano in contatto con il virus dell’Aids molto presto, causa i rapporti sessuali precoci.
Il rischio contagio tende ad aumentare però dopo i 20 anni quando, soprattutto le ragazze, tendono ad avere partner maschili più grandi che hanno avuto più probabilità di esporsi al virus.
La trasmissione per via sessuale è oggi la più frequente per quanto riguarda l’HIV, diversamente dai primi anni ottanta quando la stragrande maggioranza delle infezioni si manifestava fra gli omosessuali e tossicodipendenti. Oggi invece il contagio con siringhe infette riguarda soltanto il 5% dei casi.
In Italia nel 2011 sono state registrate oltre 3400 nuove infezioni da HIV e la maggior parte riguarda maschi eterosessuali, seguiti dai maschi omosessuali .
Un fenomeno nuovo riguarda gli ultracinquantenni che, causa la diffusione di pillole come il viagra, tendono sempre più ad avere rapporti a rischio con conseguente aumento delle infezioni.
È indispensabile agire con programmi di prevenzione efficaci soprattutto sui giovanissimi, anche perché l’Aids non è l’unica grave infezione; altre malattie sessualmente trasmesse rappresentano ancora oggi problemi altrettanti gravi.
 

Fonte: www.iss.it

Simone De Sio

Giovanni Rinaldi