Giornate Romane di Medicina del Lavoro 2013 - Infortuni in edilizia - Suppl I V 3 N 2


INDICE
 
IL “FATTORE UMANO” NELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
Apostoli P - pag. 3
                             
IL FENOMENO INFORTUNISTICO IN EDILIZIA E LA TUTELA ASSICURATIVO -PREVIDENZIALE DELL’INAIL.
Ienzi E, Goggiamani A - pag. 4
 
PREVENZIONE INFORTUNI E PRODUTTIVITA’
Caciari T, Rosati MV – pag. 5
 
CAUSE ED EFFETTI DEGLI INFORTUNI IN EDILIZIA
Angelucci G  - pag. 6


IL “FATTORE UMANO” NELLA PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
Apostoli Pietro - Prof.Ordinario di Medicina del Lavoro Università degli Studi di Brescia
Presidente della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII)
 
Nella genesi sugli infortuni del lavoro secondo quella che è oggi la teoria più accettata della causazione multipla, i diversi fattori causali e concausali  possono essere raggruppati in fattori riguardanti l’organizzazione, le caratteristiche, l’ambiente, le sostanze, gli strumenti tipici dell’attività svolta e quelli riguardanti l’uomo dalle sue attitudini alle sue conoscenze alla sua abilità-esperienza, alle sue condizioni psicofisiche. I diversi fattori tecnici ed umani interagiscono in modo variabile ma spesso prevedibile e richiedono sempre nella loro analisi modelli conoscitivi che ne colgano i complessi rapporti ed interazioni.  Natura dei fattori e tipo di evento sono tra loro fortemente correlati ed una loro   precisa conoscenza è essenziale per comprendere come gli infortuni accadano e si possano prevedere. I fattori cosiddetti umani comprendono un ampio spettro di variabili che coinvolgono lavoratori tipo e ambiente di lavoro e sono a volte diretti ed osservabili, quali ad esempio uso e manutenzione dei dispositivi di manutenzione, rispetto di standard e procedure di lavoro.
Centrali appaiono le caratteristiche organizzative ed operative ed il clima aziendale, unitamente  al ruolo, all’esperienza, alle conoscenze. La ricerca degli errori ed in particolare quelli collegati al “comportamento esperto” ha assunto un particolare rilievo all’interno di quella che è oggi una delle teorie più accettate per lo studio dei fattori umani degli infortuni. Al fine di valorizzare il peso dei fattori umani nella gestione della sicurezza vanno prese in considerazione politiche comuni, visioni condivise, quali la sicurezza come valore aziendale e la trasparenza dei processi organizzativi. Rilevanti appaiono poi il coinvolgimento e la leadership, la gestione, l’aggiornamento e il lavoro di gruppo che coinvolga le diverse funzioni aziendali ed i lavoratori.


IL FENOMENO INFORTUNISTICO IN EDILIZIA E LA TUTELA ASSICURATIVO -PREVIDENZIALE DELL’INAIL
Ienzi E, Goggiamani A
INAIL - Sovrintendenza Medica Generale
 
Attraverso l’estrazione di dati dalla Banca Dati Statistica dell’INAIL, gli Autori analizzano il fenomeno infortunistico nel settore delle costruzioni relativamente al quinquennio 2007-2011. L’analisi viene condotta attraverso una prima estrapolazione dei dati attinenti il settore di attività economica costruzioni (codice Ateco), per poi procedere all’azione di monitoraggio del rischio in edilizia. Nello studio la ricerca viene quindi incentrata sulla lettura dei seguenti indicatori: numero addetti/anno, infortuni denunciati/anno evento, casi mortali/anno evento, infortuni definiti ed indennizzati in tutti i settori tariffari, variabili ESAW relative a tipo di deviazione/anno evento, sedi di lesione e tipo di conseguenza, classi di grado/anno evento. Vengono altresì evidenziate le specificità dell’evento infortunistico limitatamente al tipo di agente materiale della deviazione e tipo di deviazione.
 Parole chiave: edilizia, infortunio, rischio


PREVENZIONE INFORTUNI E PRODUTTIVITA’
Caciari T – Primo Dirigente Medico della Polizia di Stato
Rosati MV – Ricercatore di Medicina del Lavoro, “Sapienza” Università di Roma
 
Il fenomeno degli infortuni sul lavoro rappresenta una realtà di interesse mondiale  a causa dell’impatto sociale ed economico che le conseguenze degli infortuni possono avere sulla popolazione lavorativa e sulle aziende. Il costo degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali è compreso tra il 2,6 % e il 3,8 % del prodotto interno lordo.
Oggi più che mai la sicurezza sul lavoro si basa sulla prevenzione, protezione, informazione, formazione, addestramento e organizzazione: rendere un ambiente di lavoro più sicuro vuole dire non solo garantire la salute dei lavoratori ma anche incrementare la produttività e la redditività aziendale. L’applicazione di valide strategie preventive potrà risultare all’inizio solamente un dispendio di risorse economiche per l’azienda,  ma nel tempo risulterà un investimento con un drastico abbattimento dei costi, determinando, al netto, un potenziale guadagno in termini economici e un aumento della produttività aziendale sia per le grandi che per le piccole e medie imprese.
Il Datore di Lavoro (ma anche gli altri responsabili della sicurezza) deve conoscere a fondo le caratteristiche di tutte le mansioni espletate nella propria azienda; nel contesto della valutazione dei rischi, questo deve permettergli di compilare le schede di sicurezza per ciascuna mansione. Tale strumento consente di avere una visione schematica di tutti i rischi cui è sottoposto un lavoratore che svolge una specifica mansione, tra cui sono compresi anche i rischi infortunistici.
Anche il Medico Competente deve porsi come obiettivo quello di conoscere a fondo le schede di sicurezza delle diverse mansioni presenti in un’azienda, poiché questo gli permette di espletare il suo specifico compito di collaborare alla stesura del documento di valutazione dei rischi; di avere un’adeguata visione d’insieme dell’attività svolta da ogni lavoratore sottoposto a sorveglianza sanitaria, così da poter effettuare una visita medica mirata e consapevole per ogni singolo lavoratore.
Per quanto riguarda i lavoratori, il loro obiettivo principale deve essere l’assunzione di un
comportamento idoneo a tutelare la propria sicurezza. Essi dovranno seguire in maniera attenta e critica i corsi di formazione e informazione e adottare tutte le misure di sicurezza che li
riguardano in prima persona (ad es., i DPI), e collaborare affinché la collettività assuma il giusto atteggiamento per preservare la sicurezza.
Essendo i lavoratori i principali protagonisti dell’attività che si svolge in azienda, essi dovrebbero porsi anche un altro obiettivo: collaborare in maniera attiva non solo tra loro, ma anche con le altre figure della prevenzione.
La comunità scientifica è concorde nell’affermare che la causa prevalente degli infortuni sul lavoro è il comportamento umano (circa 80%), molto più che la carenza di strutturale od organizzativa. Il più delle volte l’incidente non è causato, per esempio, dalla mancanza di un DPI ma semplicemente dal suo non utilizzo.
Un’adeguata prevenzione del rischio e quindi un abbattimento dell’incidenza degli infortuni garantisce all’azienda di usufruire al meglio della manodopera dei suoi dipendenti, aumentando quindi la produttività aziendale.
Per un’azienda non è sempre chiaro quali costi sono da ricollegarsi alle malattie e agli infortuni sul lavoro, anche perché spesso non si conoscono i benefici potenziali di una buona gestione della sicurezza e della salute.


CAUSE ED EFFETTI DEGLI INFORTUNI IN EDILIZIA
Arch. Angelucci Giampiero
 
Secondo la definizione medico/legale l’infortunio è un evento non voluto e improvviso che ha un effetto dannoso per l’individuo. L’infortunio è, anche, sicuramente un evento probabilistico ma la sua manifestazione deriva dalla combinazione di situazioni e di comportamenti pericolosi dovuta a decisioni non idonee.
Gli infortuni sul lavoro in Italia sono ancora molto frequenti e spesso sono gravi.
L'edilizia in particolare è il settore lavorativo con il più alto tasso di infortuni sia gravi, sia mortali. Ciò accade perché i cantieri edili necessitano di lavorazioni oggettivamente ad alto rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori e quindi pericolose. La tradizione storica del nostro paese, relativa agli incidenti gravi e mortali in edilizia è purtroppo una triste parentesi negativa all'interno dell‘Unione Europea. Basti sapere che L’Italia, nel decennio 1996-2005, è risultato il paese con il più alto numero di morti sul lavoro in Europa. Non si può non citare lo sconcertante bilancio di 13 operai morti durante la ristrutturazione dello stadio Olimpico di Roma per i mondiali di calcio di Italia90.
Ma perché accadono gli incidenti?
L'infortunio sul lavoro, anche quello meno grave, è un fenomeno di estrema rilevanza economica, politica, sociale e umana. L’evento infortunistico non deriva mai da un’unica causa o da un unico responsabile, ma è il risultato di un’interazione tra elementi esterni, oggettivi e razionali ed elementi interni, soggettivi e irrazionali. Gli infortuni, nel Comparto Costruzioni, così come in tutti gli altri comparti, possono avvenire per CAUSE OGGETTIVE-ESTERNE o CAUSE SOGGETTIVE-INTERNE.
TRA LE CAUSE OGGETTIVE-ESTERNE (cause esogene poco controllabili) potremmo elencare: terremoti; black-out; allagamenti; trombe d'aria; ecc..
Tra le CAUSE SOGGETTIVE-INTERNE (cause organizzative), potremmo elencare: mancata revisione di macchine o attrezzature; obsolescenza delle forniture; stress dell’operatore; scarsa informazione sull’utilizzo della macchina; poca esperienza o troppa esperienza;  mancata formazione-addestramento dei lavoratori;  mancata collaborazione dei colleghi, ecc.
A ciò aggiungiamo, spesso, le scarse competenze e un vago disinteresse, dei datori di lavoro e dei dirigenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro. L’infortunio deriva dall’interazione tra tutti gli elementi e tutti gli attori della scena organizzativa. I casi in cui l’uomo non è direttamente o indirettamente implicato nell’infortunio sul lavoro sono estremamente rari e spesso imprevedibili.
La Commissione Parlamentare di inchiesta ha approvato il 15 gennaio 2013 la Relazione Finale sul fenomeno degli infortuni sul lavoro. Si conclude così un’accurata e dettagliata attività di indagine sul fenomeno degli infortuni sul lavoro con particolare riguardo alle cosiddette «morti bianche».
Uno degli argomenti dei quali la Commissione si è occupata più attivamente nel corso della sua inchiesta è quello degli infortuni legati all’uso di macchine e attrezzature di lavoro. Alcune macchine e attrezzature non dispongono infatti di tutti i necessari dispositivi atti a garantire la sicurezza degli operatori, perché troppo vecchie. La conseguenza di tale situazione è che ogni anno si verificano numerosi e gravi incidenti, spesso mortali, derivanti dall’utilizzo di macchine e attrezzature di lavoro non idonee. il secondo aspetto riguarda invece i requisiti individuali degli operatori necessari per l’utilizzo dei mezzi, sia dal punto di vista psico-fisico (ad esempio in rapporto all’età), sia sotto quello di un adeguato addestramento. Tra gli argomenti di maggiore rilievo affrontati nell’inchiesta della Commissione è quello della mancata sicurezza sul lavoro nel settore degli appalti e subappalti, a causa dei subappalti con contrazione massima di prezzo e affidamento dei lavori a ditte di piccole o piccolissime dimensioni prive di una cultura della sicurezza.
Un infortunio professionale comporta quindi conseguenze che possono essere tradotte, economicamente, come costi della NON sicurezza i quali vengono sostenuti da diversi soggetti, non tutti responsabili dell'infortunio. E' bene, quindi, che un‘Azienda, un‘Impresa o qualsiasi altra Committenza tenga ben presente l'importanza della Salute e Sicurezza sui propri luoghi di lavoro, cosicché non accada che risparmiando su di essa, si ritrovi poi a pagare una cifra 1000 volte superiore sia da un punto di vista monetario che psico-sociale.
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