Articoli Chirurgia - P&R Scientific
Volume 3, Numero 1
29.03.2013
ENDOMETRIOSI PRIMARIA E SECONDARIA DELLA PARETE ADDOMINALE.
 
 
Capoano R, Tesori MC, Mastroluca E, Lacroce G, Police A, Llange K, Gianfrancesco E, Donello C, Lombardo F, Salvati B

Autori   [Indice]

Capoano R1, Tesori MC1, Mastroluca E1, Lacroce G1, Police A1, Llange K1, Gianfrancesco E1,
Donello C1, Lombardo F1, Salvati B1

1Dipartimento di Scienze Chirurgiche, “Sapienza” Università di Roma


Available from:
http://journal.preventionandresearch.com/index.php?PAGE=articolo_dett&ID_ISSUE=737&id_article=6358

Abstract   [Indice]

Introduzione
L’endometriosi viene definita come la presenza anomala di tessuto ghiandolare e stromale endometriale ormono-responsivo al di fuori della cavità uterina. Viene classificata in primaria e secondaria (su cicatrice chirurgica da pregresso intervento sulla cavità uterina). L'endometriosi è una patologia che interessa donne in età riproduttiva con la massima incidenza tra i 30 ed i 40 anni, la cui prevalenza è stimata pari al 8-15%. L’impianto extrapelvico può interessare vari organi e la localizzazione a livello della parete addominale è rara (0,03%-1%). La localizzazione primaria in corrispondenza dei muscoli retti dell’addome è evenienza estremamente rara, descritta in Letteratura in 18 casi ed il primo a descriverla fu M. Amato nel 1984.
 
Casi clinici
Descriviamo i casi di nostra osservazione: un caso di endometriosi primaria, un caso di endometriosi su Pfannensteil ed un caso di endometrioma in regione inguinale. In due pazienti il trattamento di escissione della formazione, con margine di tessuto sano di 5-10 mm è stato di scelta; nel terzo la formazione dura e granulomatosa è stata asportata nel corso dell'intervento chirurgico condotto per la presenza di un'ernia inguinale. Tutte le pazienti sono state sottoposte nel follow-up a valutazione dei livelli sierici di CA 125, visita ginecologica a 6 e 12 mesi e RMN di controllo ad un anno. Nessuna complicanza e nessun caso di recidiva, con negativizzazione dei livelli del marcatore.
 
Discussione
La causa rimane sconosciuta: la prima ipotesi proposta da Sampson la attribuisce ad una mestruazione retrograda; la seconda ad una disseminazione linfo-vascolare che giustificherebbe l’impianto in siti distanti; la terza indica come possibile responsabile una metaplasia celomatica. Il sospetto diagnostico è fornito da un'attenta anamnesi e la diagnosi differenziale include tipologie diverse di tumefazioni: ernia, formazioni cistiche, ematomi, sieromi, ascessi, tumore desmoide, neurinoma, linfadenopatia, linfoma. Importante è la valutazione dei livelli sierici del CA 125 che risultano di solito elevati. E’ necessario un approfondimento diagnostico con: ecografia, TC o RMN, F.N.A.B. L’ago-aspirato è una metodica scarsamente sensibile, associata ad un aumento del rischio di recidive. La risonanza magnetica riesce ad evidenziare il Ferro presente all’ interno dei depositi di emosiderina caratteristici dell’endometrioma. Il trattamento in ogni caso è quindi chirurgico.
 
Conclusioni
La diagnosi di certezza, ad oggi, è solo istologica ed il trattamento di scelta non può quindi essere che l'asportazione chirurgica. Le recidive sono rare, di solito si presentano entro il primo anno dovute, nella maggior parte dei casi, ad un’inadeguata escissione.

Parole chiave: endometriosi, parete addominale, chirurgia

Autore di riferimento   [Indice]

Raffaele Capoano
Dipartimento di Scienze Chirurgiche, “Sapienza” Università di Roma