Depressione post partum: un fenomeno in crescita


L’osservatorio nazionale sulla salute della donna (O.N.Da) ha lanciato un progetto per aiutare le donne nel periodo della gravidanza e del post partum.
Se sostenute preventivamente, le donne che cadono in depressione subito dopo la gravidanza, nella stragrande maggioranza dei casi rispondono con successo alle terapie.
Il progetto nasce dalla consapevolezza di quanto sia importante sostenere le donne in questo periodo particolare della loro vita, nel quale risulta difficile comunicare agli altri i propri problemi e le proprie ansie.
La psicologia femminile subisce un’evoluzione particolare durante la gravidanza e subito dopo il parto ed è opportuno essere consapevoli dei possibili disturbi e informare le neo mamme sugli strumenti per prevenirli.
L’iniziativa di O.N.Da ha lo scopo di aiutare le donne, non lasciarle sole e dimostrare che si può uscire da questo tipo di depressione.
Diversi sono i fattori di rischio: le difficoltà economiche, la disoccupazione, lo scarso supporto da parte del partner, della famiglia e degli amici oppure un precedente episodio di depressione.
Numerose ricerche dimostrano che il 16% delle donne in gravidanza possono soffrire di disturbi dell’umore, ma se sostenute preventivamente, rispondono con successo alle terapie nel 90 per cento dei casi. Le cure possono consistere nella psicoterapia e nella partecipazione a terapie di gruppo. Nei casi più delicati, su consiglio del medico, si può decidere l’assunzione di farmaci, valutando anche l’eventuale sospensione dell’allattamento. La gravidanza rappresenta per la donna un periodo di profondi cambiamenti fisici e psicologici, spesso sottovalutati. Ma un ritardo diagnostico può avere importanti ripercussioni sulla donna e sul nascituro.
Poiché è sempre più frequente il ricorso alla dimissione precoce dagli ospedali, i medici spesso non si accorgono della vulnerabilità psicologica delle neo mamme. Ecco perché è importante individuare le pazienti a rischio ancor prima del parto e dedicare a loro maggior attenzione e assistenza, eventualmente anche a domicilio.
 
 
Fonte: www.ondaosservatorio.it

Simone De Sio

Giovanni Rinaldi